A Torino, per la XXVII edizione del Salone del Libro, il padiglione 1 si è trasformato in un eden per scrittori esordienti in cerca di editori indipendenti. La nuova sezione curata da Giuseppe Culicchia comprendeva anche l’Independent’s Corner, un “monumento” agli editori indie – neonati, emergenti e affermati – che fanno libri con passione.
Proprio un’ossessione per i libri ha portato alla fondazione di Caracò Editore, con la sua chioccia verde speranza. Nata nel 2011 tra Napoli e Bologna, la Caracò ha scelto un logo che fosse una dichiarazione di intenti: in napoletano arcaico "caracò" significa chiocciola. Ovvero il desiderio di produrre un'entità eterna come un libro usando strumenti offerti dal presente.
No all'editoria ingessata, sì alla circolazione delle idee.Leggi tutto l'articolo
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