giovedì 30 agosto 2007

Sotto le mentite spoglie di Chiara Valle


Oltre la mia Redenzione

Rivedevo il suo volto scolpito
sulle pareti del mio mondo interno
ogni volta che riuscivo a scappare dal fisico.
Accarezzavo il ricordo della sua pelle
tatuata sulla mia
con l’inchiostro colato dall’aria secca di mirto.
Risentivo i suoi moti di rabbia e condanna,
gli impeti di trasposto e confusione
consumati fra piazze straniere e stanze vicine.
Pronunciavo il suo nome,
fiero e ricercato
nel rubare il primo bacio
sotto un timido tramonto isolano,
nell’insultare le stesse labbra
con tiepidi addii stagionali.
Oscuravo con fatica il lume
custodito per entrambi
dai colpi di vento dell’orgoglio,
dall’incertezza del risveglio.
Scordavo lentamente la sua voce,
il timbro smorzato
salutando un grosso cane anarchico
color di neve sporca.
Perdevo continuamente la lucidità
capace di smascherare due cuori giovani
ma vecchi di rancore.
Sussulto davanti all’ultima traccia di lui,
sorpresa di un fantasma
già alieno ai miei sensi.
Curerò domani questa ferita delle viscere
perché non rimanga cicatrice del suo passaggio
ma disegno di redenzione,
oltre ogni mia aspettativa.
Amerò, senza guardare indietro,
l’anima splendida che desidera viaggiare con me
oltre le pieghe di spazio e tempo.

(Val8 quando era Chiara)

Valentina Malcotti©

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