Oggi la nostra rubrica dedicata alle librerie italiane indipendenti
sale in montagna, raggiungendo la Valtellina. A Livigno, località
turistica per tutte le stagioni, popolare anche grazie al suo shopping duty free, c’è un’unica libreria, La Botia Noa.
Thomas, il quale manda avanti l’attività con sua mamma, ha risposto
alle nostre domande, raccontandoci anche cosa significa vendere libri in
un piccolo paese di montagna, tra miti da sfatare e consigli di lettura
ad alta quota.
Sulla
carta una piccola libreria a conduzione familiare incastonata fra le
montagne al confine con la Svizzera è un'immagine poetica. Ci svelate
anche la parte meno romantica del vostro lavoro?
Quasi
sette anni fa, quando abbiamo dedicato ai libri i primi 20mq di spazio
del nostro negozio, la televisione svizzera italiana ci ha dedicato un
breve servizio, incuriosita dall’apertura di una piccola libreria in un
paese come Livigno – territorio duty free – dove per fare del commercio
degno di questo nome era sempre bastato proporre qualsiasi altro
prodotto diverso dal libro. E l’immagine di me che usciva dal servizio
in tv era quella di un giovane e ingenuo libraio che, gerla in spalla,
valicava a piedi il passo del Foscagno per portare in paese una
selezione di libri che chissà chi avrebbe avuto il coraggio di comprare e
leggere.
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