martedì 17 giugno 2014

Intervista a Enrico Brizzi: uno scrittore da sempre “In piedi sui pedali”

Enrico Brizzi, In piedi sui pedaliEnrico Brizzi ha chiuso il cerchio apertosi vent'anni fa con il suo travolgente esordio, Jack Frusciante è uscito dal gruppo. E lo ha fatto con un omaggio alla bicicletta, protagonista assoluta di In piedi sui pedali (Mondadori, 2014).
Il pensiero non può che tornare alla sella del "vecchio Alex", lanciata verso Adelaide nella Bologna punk dei primi anni Novanta. Ai tempi di Jack Frusciante Brizzi non era ancora ventenne; oggi, alla soglia dei quaranta, con una ventina di libri all'attivo, e dopo aver macinato chilometri a piedi e in bicicletta, l'autore bolognese fa un ultimo Amarcord in cui riversa tutta la sua passione per quell'Italia su due ruote che si infiammava per gli eroi del ciclismo, passisti, scalatori o gregari che fossero.
Dalle biglie ai racconti “rossi” da bar, Brizzi abbina ogni capitolo al telaio di una bici, tessendo un romanzo di formazione personale in cui si specchia un'intera generazione.
Lo abbiamo intervistato al Salone del Libro di Torino.
 Presentando In piedi sui pedali ha dichiarato che «questo libro è un cerchio che si chiude», e che d’ora in poi scriverà qualcosa di completamente diverso…
Sì, il progetto a cui sto lavorando adesso – in realtà più d’uno, però il più ambizioso – è un romanzo che consegnerò alla fine dell’anno e che sostanzialmente è una storia di quarantenni, una storia di personaggi che si confrontano con i passaggi cardine della vita, in particolare il matrimonio e tutto quello che ci sta intorno.
Leggi tutta l'intervista

Nessun commento: