Una linea editoriale postmoderna quella di Transeuropa, incentrata sulle “differenze”, intese come territori sociali e geografie umane; un catalogo in cui il global diventa glocal e i luoghi sono anche simulacri di spazi mentali. Temi che Transeuropa non limita ai saggi, ma che sono anche la spina dorsale della sua narrativa.
Accanto a sacri scienziati sociali
quali Girard (al filosofo francese è dedicata un'intera collana),
Vattimo e Žižek, Transeuropa ha dato spazio a diversi romanzieri
esordienti, tra cui Giuseppe Culicchia, Marco Mancassola e Cristiano Cavina. Fu Transeuropa a stampare la prima edizione di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, di Enrico BrizziLeggi tutto l'articolo
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