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giovedì 9 gennaio 2014

Case editrici per uno scrittore esordiente – Nativi Digitali Edizioni

Nativi Digitali EdizioniDopo il purismo digitale di Zandegù, passiamo a quello altrettanto devoto dei neonati Nativi Digitali Edizioni. Attivi da pochi mesi (settembre 2013), per ora contano cinque e-book distribuiti su quattro collane ad acronimi. La loro apertura alle opere prime è totale. Anzi, Nativi Digitali predilige gli scrittori in erba, coloro che possono sfruttare al meglio le potenzialità dell’editoria digitale. Nella loro ottica, l’e-book è il migliore amico dell’esordiente, il quale può contare sul social marketing (punta di diamante della promozione di Nativi Digitali) per raggiungere un vasto pubblico con un abbattimento dei costi per l’editore.
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Case editrici per uno scrittore esordiente – Zandegù

ZandegùDopo Las Vegas Edizioni restiamo a Torino, dove abbondano case editrici indipendenti aperte a esordienti. Se non siete narratori in senso stretto ma possedete l’arte dell’ironia e sapete staccarvi dal gruppo come faceva Dino Zandegù, allora il vostro lavoro potrebbe interessare l’editore che porta il nome del grande ciclista.
Dopo 5 anni di carta stampata, nel 2012 Zandegù si è convertita al digitale. E lo ha fatto con lo spirito di cui è impregnato il suo catalogo, lanciando la provocatoria campagna fotografica Non avere paura dell’ebook.
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martedì 26 novembre 2013

Lo yin-yang del self-publisher

Self-publishingDella serie con Instagram siamo tutti fotografi, con i blog tutti giornalisti e con il self-publishing tutti scrittori! Il dibattito sull’autorialità nell’era digitale trova nello “scrittore” che si autopubblica il suo vaso di Pandora.
Sono in molti a puntare il dito contro il rito abbreviato del self-publishing: si dribbla la selezione delle case editrici, molto severa nel caso degli esordienti; si salta a piè pari la correzione delle bozze e il libro deve solo essere stampato o liberato nell’etere come e-book.
Invece di sparare a zero, vale forse la pena appellarsi a un po’ di saggezza orientale e chiedersi se, per il self-publisher, possa valere il principio del tao: nel romantico yang dell’autore indie c’è sempre un po’ di autoreferenzialità yin, così come nel vanitoso self-made writer è racchiuso anche un ammirevole progetto imprenditoriale.

mercoledì 25 settembre 2013

L’e-reader è amico dei dislessici

dislessia, e-readerI vantaggi dell’editoria digitale si moltiplicano. Alla convenienza e alla maneggevolezza si aggiunge anche la facilità di lettura. Secondo una ricerca dello Smithsonian Astrophysical Observatory, sarebbe più semplice, per chi soffre di dislessia, leggere da un e-reader piuttosto che da un supporto cartaceo.La versatilità nella visualizzazione delle pagine concessa dagli e-reader migliora l’esperienza di lettura in chi soffre di disturbi dell’attenzione visiva, spesso associati alla dislessia.
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